Nel 1907 a Parigi Pablo
Picasso e George Braque danno vita al Cubismo. Non è un movimento
artistico vero e proprio perché dura più o meno un decennio. Ma ha avuto una
grandissima influenza nell’arte del Novecento.
Secondo i pittori la realtà deve essere interpretata. Infatti abbandonano i metodi tradizionali come la
prospettiva, il chiaroscuro e i principi di simmetria ed equilibrio.
Nella creazione dell’opera, l’artista segue un processo
logico:
·
COME VEDE
LE COSE
·
COME
DIPINGE L’OGGETTO
·
CHE COSA
OTIENE
Il Cubismo originario (1907-1909)
L’artista rappresenta in modo schematico e semplice le forme come puri volumi. I temi più
frequenti sono paesaggi e composizioni di oggetti usuali.
Georges Braque,Porto in Normandia , 1909
Il Cubismo analitico (1909-1912)
Le figure sono
spezzate da linee e frammentate con la sovrapposizione dei piani. L’attenzione
è rivolta soprattutto alla strutture della forma, il colore perde la sua
importanza fino a diventare monocromo.
Pablo Picasso, Suonatore di fisarmonica, 1911
Il Cubismo sintetico (1912-1914)
L’oggetto è composto e scomposto secondo il principio della visione simultanea. Le immagini sono semplificate e sempre più
lontane da come ci appaiono in realtà. Si sperimenta la tecnica del collage. Il
primo collage della storia
lo fece Picasso.
Pablo Picasso, Natura morta con sedia impigliata,1912
Il Cubismo e l’arte africana
Le sculture africane erano molto vicine alla ricerca sulla
forma portata avanti da Picasso e Braque:
I volumi sono modellati secondo precisi piani geometrici. Le
proporzioni sono basati sui principi di astrazione. Picasso colse nell’arte
africana l’espressione di un diverso rapporto tra uomo e natura.