giovedì 21 giugno 2012


LE RACISME EXPLIQUE à MA FILLE
Le  sujet du livre est le racisme que l’auteur décrit en passant à travers beaucoup de sujets qu’ils sont cause et conséquence l’un de l’autre. Il a été écrit en 1997. L’histore se déroule avec un dialogue entre l’auteur et sa fille d’environ 10 ans et avec laquelle il a partecipé à une manifestation contre le racisme qui lui fait a créer beaucoup de questions sur le mot “ racisme”.La fille met ainsi au père des questions pour russi à s’éclaircir l’idée de racisme. De ces questions on montre que  ce sentiment nait d’aspects difféerents: de la peur de l’étranger, de l’ignorance et de la bestialità. Le dernier mot n’est pas dans le sens litteraire, parce que personne ne peut appeler un etre humain une bete, memes’il a commis les pires péchés du monde, mais dans le sens que le raciste ne raisonne pas, mais il se fait porter de la haine pour ce qui ne connait pas et pour ce qui tème.

domenica 17 giugno 2012


CLASSE 2.0

Il primo anno di scuola media, la mia classe doveva iniziare un percorso di sperimentazione che ci era stato assegnato dal Ministero della pubblica istruzione: cioè un tipo di studio diverso dal solito. Questo progetto però, non si è potuto realizzare del tutto: nel corso del primo anno dato che l’acquisto di ogni computer che ci doveva essere assegnato è stato fatto a fine anno, abbiamo lavorato soltanto con la lavagna interattiva multimediale.
Nel secondo anno scolastico avevamo a disposizione un computer portatile ciascuno che potevamo tenere fino alla fine del terzo anno scolastico. Questo potevamo portarlo a casa per eseguire i compiti. A scuola non lo usavamo  quasi mai e questo è stato un effetto negativo della sperimentazione. L’effetto divenne positivo solo quando la maggior parte dei professori  iniziarono a farci fare ricerche o cose del genere. Abbiamo utilizzato molto Blogger, Wikispaces e il Software Notebook.
Le materie che sono state più presenti in questa sperimentazione sono: italiano, soprattutto linguistica con il sito digilander, matematica e scienze dove postavamo i nostri lavori sul sito Wikispaces, storia e geografia con il programma di PowerPoint facevamo le presentazioni, un metodo migliore di studio. Con il professore di informatica invece abbiamo creato ognuno  il nostro Blog dove dovevamo mettere i lavori svolti di tutte le materie.
La cosa negativa di questo percorso è stato il non utilizzare la tecnologia per alcune materie come artistica, tecnologia, francese. Un altro effetto positivo è stato il miglioramento di alcuni alunni riguardo lo studio e la memorizzazione mentre l’altro effetto negativo è stato che altri alunni non hanno sfruttato il metodo di studio che gli è stato presentato, infatti hanno usato i computer personali solo per giochi e divertimento.

Le Français et son origine


Le Français est l’une de langues néo-latins,comme l’italien,le protugais,l’espagnol et le roumain.Le Français est différent de l’Italien mais à bien voir ces deux  langues ont une racine commune.Le Français est né des transformations du latin populaire qui avait peu à peu éliminé le gaulois ,la langue celtique parlée sur le terriroire de la Gaule .
A partir du Ve siècle après J.C. le latin populaire se transforme dans chaque région du pays et après plusieurs siècles il dévient  une nouvelle langue,le Roman. Au Moyen Age le Roman se compose de nombreux dialectes regroupés en deux langues :la langue d’Oc et la langue d’Oïl .La langue d’Oc est parlée au sud de la Loire ,la langue d’Oïl au nord de la Loire.Cette langue est parlée dans la capitale,dans L’Île- de France et s’impose sur la langue d’Oc.C’est de la langue d’Oïl qui dérive le Français moderne.
Le Français comme toute langue,change assez rapidement dans le temps.
Au cours des siècles la langue français a emprunté à d’autres langues, surtout sa source est l’anglais .L’anglais est présent partout,dans les ordinateurs,dans les publicités et dans les journaux.Le français moderne a créé aussi de nouveaux mots en utilisant des abréviations(ados,prof,sympa…).La publicité avec la recherche des slogans et de jeux verbaux alimante ce changement rapide du vocabulaire.Donc le français est une langue vivante,moderne et toujours en évolution.
I MIEI DISEGNI

Le muse inquietanti - Giorgio De Chirico




  La persistenza della memoria-Salvator Dalì
I miei balli plastici - Fortunato Depero
COLONIALISMO                                                             
Lo sviluppo industriale avvenuto nel XIX secolo ha portato le potenze europee ad avere bisogno delle materie prime per le proprie industrie, e di formare nuovi mercati per commerciare le loro merci. L’imperialismo rappresentò una forma di nazionalismo, l’amore per la patria portò a negare la libertà di tutte le altre.
Era diffusa l’idea che l’uomo bianco dovesse dominare su tutte le altre razze, cioè dominare il mondo.
Queste potenze vollero inoltre che tutte le popolazioni indigene si convertissero al cristianesimo .
Non tutti però erano accesi dal desiderio di sottomettere altri uomini; in Europa si diffuse la moda delle esplorazioni geografiche.  Alcuni volevano visitare altri in cerca di fortuna, altri per motivi umanitari come i medici oppure i missionari. Fino al 1880 l’Africa era un continente poco conosciuto, l’Inghilterra voleva creare un unico impero dall’Egitto alla Colonia Del Capo. La Francia conquistò i territori dalla Gambia all’Egitto, formando dei veri e propri imperi coloniali. Ma Francia e Inghilterra entrarono subito in contrasto. L’Inghilterra cedette alla Francia la Tunisia. Con la conferenza di Berlino (1885) venne dato il Congo al Belgio. Nei primi anni del Novecento l’Africa era quasi completamente sottomessa alle potenze europee. Alle conquiste si aggiunse l’Italia che con la rapida crescita della popolazione aveva bisogno di conquistare nuove terre come la Libia Somalia e Eritrea per dare opportunità di lavoro. Anche la Germania prese alcuni territori. Le potenze portarono modelli economici, politici e culturali in modo che non si sviluppasse l’industria ma la dipendenza economica della madrepatria. Questo modo di governare venne messo in crisi dalla Seconda Guerra Mondiale, vennero chiesti mezzi e uomini dalle colonie. Nacquero dei movimenti che venivano dal desiderio dell’indipendenza; prima con azioni pacifiche poi con la violenza (decolonizzazione).






                    LA GENETICA DI MENDEL

Nel 1865 un monaco Gregor Mendel, pubblicò i risultati di varie sperimentazioni in un lavoro dal titolo "Esperimenti sull'ibridazione delle piante". Ai tempi di Mendel non si sapeva ancora niente dei cromosomi. Grazie agli condotti con metodo e determinazione, Mendel giunse alla conclusione che i caratteri ereditari fossero "discreti", cioè delle unità finite e distinte, proponendo quindi un modello di ereditarietà particolata. Solo successivamente a queste unità discrete fu assegnata la definizione che ancora oggi utilizziamo: i geni.


LEGGE DELLA DOMINANZA DEI CARATTERI: gli individui nati dall'incrocio tra due individui omozigoti che differiscono per una coppia allelica, avranno il fenotipo dato dall'allele dominante.   

LA LEGGE DELLA SEGREGAZIONE DEI CARATTERI:
ogni individuo possiede due fattori per ogni coppia di alleli,uno paterno e uno materno.Quando si formano i gameti il carattere recessivo ricomparirà con il rapporto costante 3:1


LA LEGGE DELL'INDIPENDENZA DEI CARATTERI
i diversi alleli si trasmettono indipendentemente l'uno dagli altri, 
secondo precise combinazioni e quindi secondo le prime due leggi,
 si combinano in tutti i modi possibili.  

                      LA POESIA DI NELSON MANDELA
                      scritta durante i suoi ventisette anni di prigionia